un punto vidi che raggiava lume 28.16
acuto sì, che ‘l viso ch’elli affoca
chiuder conviensi per lo forte acume;….
Forse cotanto quanto pare appresso 28.22
alo cigner la luce che ‘l dipigne
quando ‘l vapor che ‘l porta più è spesso,
distante intorno al punto un cerchio d’igne 28.25
si girava sì ratto, ch’avria vinto
quel moto che più tosto il mondo cigne;
e questo era d’un altro circumcinto, 28.28
e quel dal terzo, e ‘l terzo poi dal quarto,
dal quinto il quarto, e poi dal sesto il quinto
Sopra seguiva il settimo sì sparto 28.31
già di larghezza, che ‘l messo di Iuno
intero a contenerlo sarebbe arto.
Così l’ottavo e ‘l nono; e ciascheduno 28.34
più tardo si movea, secondo ch’era
in numero distante più da l’uno;
e quello avea la fiamma più sincera 28.37
cui men distava la favilla pura,
credo, però che più di lei s’invera.
La donna mia, che mi vedëa in cura 28.40
forte sospeso, disse: “Da quel punto
depende il cielo e tutta la natura.